Racconti dell’umano

un’azione di arte pubblica di Marcello Di Camillo con la cospirazione di Casa del Cuculo

Fase 0: “Il crowdfunding”

Foto di Marcello Di Camillo

“È vero, l’arte non è un panino. Meglio comprare un panino, è più facile da capire che un panino ha un costo. Ma l’arte può cambiare il modo di vedere le cose, può offrirti altre temperature, farti vedere in modo diverso il fatto che il panino non c’è. Questa cosa può darti la possibilità di trovare altri panini o di scoprire che non ti interessano i panini. Potenzialmente l’arte non è un panino ma può essere mille e più panini.”

20 murales in un palazzo del centro storico di Forlì, l’artista ci mette il suo linguaggio, il come raccontare, la cittadinanza il contenuto, il cosa raccontare e tutti ci mettiamo un contributo per dare ai 1000 panini la possibilità di esistere. 
Una comunità che si regala un’azione artistica questo il senso del gesto che cerchiamo.

Tutte le persone, animali, aziende, o ricordi che faranno parte di questa squadra di sostenitori saranno menzionati direttamente sul muro dove verrà riprodotta a pennello la lista di nomi assieme al ritratto di un bambino che li scrive sul muro.

La campagna è ancora aperta, per ogni contributo è prevista una ricompensa, per contribuire o per ricevere la lista completa delle ricompense o per salutarci, contattaci via mail a nubacarruba@gmail.com o al numero 3291125436.

Foto di Filippo Venturi

Quante persone o realtà hanno contribuito ad oggi:

circa 200, tra cui la Fratelli Battistini Spa, La BCC Credito Cooperativo, AICS Emilia Romagna, Defilu’s soluzioni grafiche, Tipografia il Passatore, Grosscolor SRL, Manoni 2.0, Istituto Storico della Resistenza, Forlì Città Aperta, Ass. Gaspaccio Meldola, Ass. Regnoli 41, Pasticceria Baccini, Comitato Scarpe Spaiate, Casa del Parmigiano, Colombina Az.Agricola, Armonie Animali, Le Cornici, e tante bellissime persone.

Quale cifra è stata raccolta ad oggi:

11.475 €

Fase 1: L’armadio (la raccolta)

Foto di Filippo Venturi

Autunno 2019. Per una settimana ho dipinto l’esterno di un armadio in pubblico chiedendo alle persone di mettere dentro all’armadio cosa avrebbero voluto raccontassi con la mia pittura quando poi sarei andato a dipingere sui muri.

Risultato-un centinaio di stimoli tra cui lettere, oggetti, alimenti, storie, libri, racconti, parole, poesie, disegni, valori.

Fase 2: “Dipingere, raccontare, dipingere”

Foto di Alessandro Fabbri

Per gli interventi pittorici ho scelto come attori principali dei bambini perché hanno il poter di aprire delle porte nell’immaginazione dei fruitori.

Alcuni contenuti avranno un intero dipinto a loro dedicato ma la maggior parte risponderanno a più stimoli contemporaneamente dal momento che gli stimoli che ho raccolto dal luogo, da un po’ di ricerca storica e dall’armadio sono molti di più dei dipinti che andrò a fare.

Solo due dipinti erano già previsti fin dall’inizio, uno con un bambino che scrive sul muro tutti i nomi delle persone che hanno sostenuto e reso possibile questa azione e uno che funzionerà come legenda a tutta l’opera.

La legenda è pensata come un enorme libreria dipinta piena di libri giganti dove i titoli dei libri riprenderanno uno per uno i contenuti raccolti e avranno un codice che permette di capire a quale dipinto è collegato, un numero o una pallina colorata che si ritroverà anche di fianco ai dipinti distribuiti sui 120 metri quadri di muro dell’edificio.

Foto di Michela Mazzoli

Nel marzo del 44 furono arrestati 15 ragazzi renitenti alla leva, 5 furono fucilati il 24 marzo alla Ripa da un plotone di soldati sotto la minaccia dei nazisti, ragazzi giovanissimi che spararono a ragazzi giovanissimi, malamente, mirando basso.

Il 27 dovevano essere fucilati gli altri 10 ma il 27 mattina al suono della sirena le operaie uscirono dalle fabbriche e scesero in corteo, ad esse si unirono le donne della città e delle campagne, molte portandosi i bambini in braccio, il corteo non si arrestò neanche al primo colpo di fucile che venne sparato in prossimità di via della Ripa e proseguì riuscendo infine a salvare i 10 condannati a morte.

A questo è dedicato il primo murales dell exfabbrica Battistini, a ricordare le “ragazze della Ripa”, al coraggio e alla delicatezza.

Calendario giorni a svenire:

I murales saranno realizzati tutti i giovedi e venerdì di ottobre e novembre e un sabato si uno no a partire dal 10 ottobre 2020, salvo imprevisti, per assicurarsi che il pittore sia attivo in loco e non dorma contattare il numero 3291125436 o la mail nubacarruba@gmail.com

L’Ex Fabbrica Battistini si trova tra via Paradiso e via Fossato Vecchio in centro storico a Forlì.