Arate arte un sentiero da provare 
Arate arte è una proposta, un muscolo addominale, un’idea semplice che consiste nel liberare l’arte dai luoghi canonici di esposizione, rendendola fruibile e acquistabile tramite un sistema di affitto o pagamento a rate, privo di speculazioni aggiuntive. Un colpo di reni che parte dall’arte stessa, cercando di costruire un nuovo mercato in cui chi pensava di non poter essere un cliente ha finalmente la possibilità di diventarlo, mentre un artista che vuole vivere del suo lavoro non deve stare alle regole del sistema.
Da sempre circola un sogno che racconta di un’arte popolare, fatta dalla gente per la gente, anche quando l’arte frequentava solo le grandi corti e i palazzi ducali. Oggi sembra che i duchi non esistano più, che l’aristocrazia di corte sia quasi sparita e i nobili siano ormai solo figure teatrali. Eppure l’arte popolare non è arrivata. Non viviamo ancora nell’epoca dell’arte fatta dalla gente per la gente.
Viviamo l’epoca in cui molti conoscono l’arte e nelle case della gente è possibile trovare copie, fotocopie o ritagli di giornale di opere, quasi come cartoline appese nelle loro tane emotive. Ma le vere opere d’arte stanno appese su altri muri, in altri luoghi dove, pur non essendo nobili, coloro che possono spendere e muovere grossi capitali le ospitano.
Oggi, l’arte costa, non è certo la cosa più economica che si possa trovare su uno scaffale, Ma che debba  per forza essere un lusso è un percorso obbligato, dettato dalle dinamiche di mercato di questo settore e dal pregiudizio culturale secondo cui non può essere altrimenti.