Un festival di comunità che si evolve
Un racconto che ha coinvolto abitanti, associazioni, espertə locali, cittadinə, proprietariə di edifici, anzianə, stimolando un senso di appartenenza e comunità più forte, e permettendo a a chi visita di scoprire dall’interno alcuni edifici privati della città, grazie ad immagini, video e alla viva voce degli abitanti.
Come abbiamo collaborato
Abbiamo realizzato un breve percorso formativo curato da storici  e altre realtà culturali locali che sono state partner del nostro percorso (l’associazione Spazi Indecisi, l’Ordine degli Architetti, l’Istituto Storico della Resistenza, l’Archivio di Stato di Forlì-Cesena) per raccontare ai volontariə lo spirito di Come In! e fornire loro un metodo per fare ricerca storica e architettonica sugli edifici.
Successivamente, partendo dal grande lavoro di ricerca fatto da volontari e volontarie, abbiamo coordinato un gruppo di lavoro variegato che ci ha permesso di realizzare un narrazione interattiva su dieci edifici. Abbiamo lavorato con un designer, uno sviluppatore, un antropologo, un fotografo videomaker, una sound-artist e con alcuni esperti di storia e architettura.